Krumiri (quasi)

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E’ vero, la forma dei pasticcini gialli, al centro della foto, nulla ha a che fare con i Krumiri, ma la sostanza sì. Beh , se dovesse accadervi di non trovare, al momento del bisogno, i beccucci da sac à poche , pazienza potete ripiegare sbrigativamente sulla pistola sparabiscotti e decidere qualche forma alternativa, chiedendo, però, umilmente scusa ai piemontesi.

La storia dei krumiri, dolce tipico piemontese, risale al 1870 quando il pasticcere Domenico Rossi decide di far sperimentare ai suoi amici del caffè i biscotti di sua invenzione.

La data ufficiale della creazione di questi tipici biscotti di Casale Monferrato viene però fatta risalire al 1878, nello stesso anno in cui morì il primo Re d’Italia, Vittorio Emanuele II. Sembra che la forma dei Krumiri sia dovuta proprio ai caratteristici baffi “a manubrio” portati dal Re.

Nel 1884 Domenico Rossi partecipa con i suoi ormai famosi Krumiri all’Esposizione Universale di Torino e tra il 1886 e il 1891 riceve i Brevetti di Provveditore delle Case dei Duchi d’Aosta, di Genova e della Real Casa d’Italia

Ingredienti

140 gr di fioretto di mais
100 gr di farina
140 gr di burro
80 gr di zucchero
2 tuorli1 pizzico di sale

Preparazione

Con un cucchiaio di legno lavorate il burro ammorbidito fuori dal frigo con lo zucchero il sale e i tuorli. Ottenuto un composto soffice e senza grumi, aggiungete in un sol colpo le due farine e amalgamate velocemente. Versate il composto in una sac à poche con la bocchetta dentellata e formate i biscotti direttamente nella teglia rivestita di carta forno dandogli la classica forma un po' curva. Trasferite la teglia nel freezer per 5 minuti e poi infornate a 180 per 12 minuti. Sfornate, trasferite su una gratella, fate raffreddare e servite.

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