
A lenticchia donata non si guarda la provenienza. Le famosissime di Castelluccio sono state gradite e gustate con variazioni sul tema. Nulla però hanno da invidiare a queste, (anzi!), le ottime sorelle dell'Aquilano. Fantastiche quelle di Santo Stefano di Sessanio.
300g di lenticchie
uno spicchio di aglio vestito
una foglia di alloro
un pezzetto di peperoncino piccante (volendo)
60 gr di grana
foglie di basilico
un cucchiaio di olio extravergine di oliva
sale qb
Scaldate un padellino antiaderente e versatevi, spargendo, due cucchi rasi di grana alla volta. Fate fondere a fiamma bassa. Attenzione a non far colorire troppo perchè il sapore non sarebbe molto gradevole. Staccate la cialda con una spatola e procedete fino a esaurimento del grana.
Versate le lenticchie nei piatti fondi, o in coppette, o in ciotoline, diponendo a piacere cialde di grana e foglie di basilico.
Principianti non state lì a poltrire, questa è un'altra ricetta che torna a fare proprio al caso vostro.
Ma questo sito è una meraviglia, tornerò presto, ciao per ora
le cialde di grana sono bellissime anche con quelle foglioni verdi di basilico:)
bravi
Fantastiche davvero le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, posto incantato come tutti quelli che lo circondano lì vicino a Campo Imperatore! Te lo dice un'abruzzese emigrata a Milano che rimpiange molte leccornie della sua terra, che visti i riferimenti costanti sembra essere anche la tua? o mi sbaglio!
In ogni caso complimenti davvero, bel blog e soprattutto ricette varie e interessanti, sperimenterò di sicuro!
Ciao nuova Francesca, benvenuta! No che non ti sbagli, l'Abruzzo è il mio apprezzatissimo luogo di origine e di vita. Grazie per i complimenti e torna a trovarmi :))))