

Cozza è il nome comune dei molluschi del genere Mitilo, (Mytilus aedulis e del Mytilus galloprovincialis).I nomi dialettali sono diversi : muscolo, dattero nero, peocio, mosciolino ecc. Il mitilo vive attaccato alle rocce o a substrati duri per mezzo del bisso, quel filamento o ciuffetto che vediamo uscir fuori lateralmente dalle valve dell’animale; questa struttura filamentosa gli impedisce di venir spazzato via dalle forti mareggiate.
La cozza vive vicino alla costa in aggregati molto numerosi. E’ comune nel Mediterraneo, nel Mar Nero e in Oceano Atlantico. E' intensamente allevata in Italia. E' saporita, povera di grassi e ricca di ferro. La cottura prolungata ne fa un alimento sicuro. Il termine cozza viene generalmente utilizzato per indicare ragazze non proprio belle, ad eccezione di Taranto dove al contrario, se dite ad una fanciulla "Sei una Cozza" vi beccate non un ceffone ma felice riconoscenza per il bel complimento(Parola di Palma D'Onofrio)
1 spicchio di aglio
60 gr di mollica di pane raffermo
30 gr di grana grattugiato
1/2 bicchiere di vino bianco
un cucchiaino di erba cipollita tratata
olio extravergine di oliva, pepe o peperoncino q.b.
Non appena aperte togliete alle cozza la valva vuota, sistematele in una teglia da forno unta con un filo d'olio e filtrate il liquido di cottura.
In una ciotola aggiungete alla mollica di pane l'erba cipollina, una cucchiaiata di vino, uno due cucchiai di liquido filtrato e ponete un po' di questa panure sui molluschi, irrorate con un sottilissimo filo di olio, infornate a 180° per circa 10 minuti, solo il tempo necessario per la gratinatura